L'Acquario ospita Rosa Fumetta, ambasciatrice delle vittime da incendio boschivo.
Rosa è un esemplare di Vulpes vulpes ichnusae che, a maggio del 2017, è stata tratta in salvo dagli operatori del CFVA da un incendio boschivo nel Comune di Massama.
Al suo arrivo nella Clinica Due Mari di Oristano, centro di primo soccorso provinciale per la fauna selvatica ferita o in difficoltà, gli vengono diagnosticate gravi ustioni al muso e alle zampe. Rischia di perdere un occhio e non è certa la guarigione degli arti inferiori, gravemente lesionate.
Dopo un mese di cure Rosa Fumetta viene dichiarata clinicamente guarita ma ha riportato danni irreversibili alle zampe, con la perdita delle unghie, e al muso. L’occhio è salvo. Vista la giovanissima età, non era ancora svezzata all’epoca del ritrovamento, per poterla nutrire e curare adeguatamente, Monica Pais e Paolo Briguglio, i veterinari responsabili della custodia dell’animale, l’hanno dovuta portare a fidarsi dell’essere umano. Per questo motivo e a causa delle lesioni riportate non potrà mai essere reinserita in natura. Ad agosto 2017, visto il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 22 novembre 2016 che rilascia all’Acquario di Cala Gonone la licenza di giardino zoologico (pubblicato in G.U. n.. 297 del 21/12/16), l’assessorato alla Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, in accordo con il CFVA, la Provincia di Oristano competente in materia faunistica, stante il parere favorevole della Clinica Due Mari decide di affidare Rosa Fumetta all’Acquario di Cala Gonone.
Inizialmente ospitata in una zona tecnica, per darle il tempo di conoscere e abituarsi alla sua nuova “famiglia”, la volpe viene poi trasferita in un recinto esterno, progettato e allestito nel parco dell’Acquario in collaborazione con l’azienda Edilana.
Insieme a Rosa l’Acquario si impegnerà ad informare e sensibilizzare il grande pubblico sulle gravi conseguenze degli incendi boschivi sull’ambiente e su come fare prevenzione, rivolgendosi in particolare agli oltre 4000 ragazzi delle scuole che ogni anno visitano la struttura e che saranno i cittadini di domani.